Espansioni della domanda e partecipazione femminile alla forza lavoro: nuove evidenze empiriche

Il recente interesse per le disuguaglianze di genere, segnalato dalla crescente presenza nei dibatti politici ed economici, è certamente una novità positiva. Per quanto riguarda la narrativa economica (divulgativa e accademica), forse mai come lo scorso anno ci si è concentrati sulla problematica dell’occupazione femminile e della partecipazione delle donne alla forza lavoro, una tematica che ha anche portato l’economista americana Claudia Goldin a ricevere il Premio Nobel per l’economia.

Domanda autonoma e offerta aggregata negli Stati Uniti (1970-2021): un test sull’ipotesi di ‘positive hysteresis’

A partire dai lavori di Blanchard e Summers (1986) e, in particolare, di Ball (1997, 1999, 2014), numerosi autori hanno proposto diversi argomenti volti a spiegare come un cambiamento della domanda aggregata possa avere effetti persistenti (e permanenti) sul livello del PIL. Tale fenomeno è noto come isteresi.

Attivare la previdenza complementare per lo sviluppo del Paese. Un fondo per investimenti diretti con protezione del rendimento

Documento presentato dal prof. Riccardo Realfonzo, Presidente del fondo pensione Cometa, in occasione della audizione presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, indagine conoscitiva “Sugli investimenti finanziari e sulla composizione del patrimonio degli enti previdenziali e dei fondi pensione anche in relazione allo sviluppo del mercato finanziario e al contributo fornito alla crescita dell’economia reale”. Roma, 15 febbraio 2024

L’Economia della Previdenza Sociale in un modello di circuito monetario

Dinanzi alle problematiche di sostenibilità dei tradizionali sistemi previdenziali, la maggior parte dei policy makers propone l’espansione dei sistemi a capitalizzazione pre-finanziati e la progressiva privatizzazione del sistema pensionistico. Dal punto di vista della teoria economica, però, le analisi che si celano dietro soluzioni simili si fondano su poco realistiche ipotesi neoclassiche ed, inoltre, tendono anche a trascurare i feedback che esistono tra i meccanismi di distribuzione dei sistemi previdenziali e l’economia nel suo complesso. In questo paper, seguendo invece la tradizione italiana della teoria del Circuito Monetario, proponiamo un’estensione del modello pensato da Augusto Graziani al fine di includervi anche i sistemi pensionistici ed i loro effetti reali e finanziari. Il framework teorico proposto evidenzia infatti il ruolo dei meccanismi distributivi previdenziali per il mondo della finanza e svela anche i rischi macroeconomici finanziari che i fondi pensione gestiti dalle grandi società finanziarie possono avere nei Paesi finanziariamente più deboli come l’Italia. Il modello, inoltre, dimostra che ciò di cui più necessitano i sistemi pensionistici è semplicemente una lungimirante politica economica in grado di incrementare crescita e produttività, combinata con una politica di distribuzione del reddito pro-labour.

Inflazione da profitti e politica monetaria

Con un’affermazione che è rimasta famosa nella letteratura economica, Milton Friedman una volta disse che l’inflazione è sempre e ovunque un fenomeno monetario. Egli ammise che altri fattori possono avere conseguenze inflazionistiche nel breve periodo, ma affermò che devono necessariamente verificarsi aumenti della quantità di danaro in circolazione perché possa aversi una tendenza sostenuta all’aumento generalizzato dei prezzi.

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