Spesa pubblica e salari più alti per ridurre il dualismo territoriale in Italia

L’atavico dualismo economico tra Nord e Sud Italia è stato tradizionalmente combattuto con politiche economiche dal lato dell’offerta. Flessibilità salariale e occupazionale, deregolamentazioni e incentivi alle imprese sono tra le più citate misure alla base di queste prescrizioni di policy, ben rappresentate nell’ambito dell’Unione europea dalle periodiche country specific recommendation della Commissione.

I costi e le prospettive della guerra di logoramento in Ucraina

Ormai è chiaro che il conflitto russo-ucraino ha assunto le caratteristiche di una tipica guerra di logoramento, in cui la vittoria (se di vittoria si può parlare) è riservata alla parte che resisterà di più sul piano delle risorse umane e materiali. Secondo alcune stime (ed è difficile farne con la guerra in corso, quando le informazioni sono in gran parte manipolate dalla propaganda) il costo mensile della guerra per Russia, Ucraina e le nazioni che sostengono l’Ucraina si aggirerebbe intorno ai 25 miliardi di dollari.

La povertà energetica a Roma: un’analisi dei consumi di energia elettrica nelle 155 Zone Urbanistiche

In questo saggio affrontiamo il tema dei consumi energetici nelle 155 zone urbanistiche di Roma. I consumi più elevati sono nella città ricca e nella città- campagna. I consumi più bassi sono invece nella città compatta (sia perché gli alloggi hanno mediamente dimensioni minori, sia perché l’edilizia di tipo intensivo riduce il fabbisogno energetico) e nella città del disagio. Il massimo risulta nelle ville dell’Appia Antica nord e di Grottarossa ovest mentre i consumi più bassi nelle zone popolari di Centocelle e Torpignattara. La fonte dei dati anno 2021 è Areti la Società di distribuzione dell’Acea e comprendono i consumi e le utenze sia domestiche che non, indipendentemente dal fornitore di energia con cui si è stipulato il contratto.

I limiti dello sviluppo turistico nel Mezzogiorno: il caso della Provincia di Lecce

In questo articolo è stato trattato il cambiamento strutturale dell’economia della provincia di Lecce negli ultimi decenni e le criticità del settore turistico. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si è messo in evidenza che il turismo non genera crescita e che è semmai lo sviluppo locale a essere un prius rispetto all’aumento degli afflussi. Il settore è anche caratterizzato da stagionalità e retribuzioni molto basse. Il passaggio dalla produzione di tabacco alla monocultura dell’olio al turismo conferma, tuttavia, per questa area la scarsa propensione all’accumulazione di capitale e il suo essere zona periferica nell’ambito dello sviluppo capitalistico globale.

L’euro una valuta solo ‘regionale’

La nota che segue analizza i dati della modesta performance dell’euro quale valuta di riserva internazionale (IC) e, dunque, la sua del tutto parziale capacità di risultare uno strumento di pagamento e di riserva di valore alternativo al dollaro statunitense. La nostra nota non ha dunque ambizioni interpretative delle mutazioni che intercorrono tra le principali valute. Ben profondi sono i sommovimenti storici che portano a variazioni del paradigma monetario internazionale.

Le dimensioni economiche, sociali ed ecologiche dell’innovazione monetaria

Abstract italiano

L’innovazione monetaria si è sviluppata negli ultimi anni lungo due grandi macro-percorsi: quello delle monete complementari e quello delle criptovalute, costruite sulla blockchain.
Le monete complementari sono state caratterizzate dalla presenza di un insieme di questioni di natura sociale, culturale e ambientale e una parte significativa del dibattito si è concentrata sulle relazioni complesse fra il progetto monetario e le dinamiche socio-culturali nello sviluppo delle iniziative.
Fino a poco tempo fa, lo scenario era molto diverso sul fronte blockchain. Per alcuni anni, infatti, la percezione delle cripto-attività è stata profondamente influenzata dall’esempio di Bitcoin. Il controverso progetto di una moneta artificialmente scarsa, basata sul potere algoritmico, tende ad essere comunemente considerato come un progetto con uno scarso valore socio-culturale ed ecologico (anche, ma non solo, per l’enorme impatto ambientale del processo di mining).
La situazione appare oggi molto diversa. Mentre la blockchain si impone come spazio privilegiato per ambiti sempre più ampi dell’innovazione monetaria, intorno alla blockchain stessa si sono sviluppate numerose fattispecie di token sociali, culturali ed ecologici. Assistiamo a una straordinaria (ma anche confusa e ambigua) proliferazione di progetti che si sviluppano all’interno di diversi quadri di riferimento, che contengono anche approcci critici rispetto al capitalismo contemporaneo.
A fronte di questa proliferazione (e a fronte di recenti, importanti sforzi regolatori nel campo delle cripto-attività), come dovremmo leggere le dimensioni sociali, culturali ed ecologiche dell’innovazione monetaria? In che modo questa domanda rappresenta una lente per leggere alcune questioni aperte concernenti il significato propriamente economico dell’innovazione e del fenomeno delle cripto, in particolare? Il paper propone due interconnesse prospettive analitiche, che possono essere utili per riavviare il dibattito.

English abstract

Monetary innovation has developed in recent years along two major macro-paths: that of complementary currencies and that of cryptocurrencies, built on the blockchain.
Complementary currencies have been characterized by the presence of a set of issues of a social, cultural and environmental nature and a significant part of the debate has focused on the complex relationship between the monetary project and the socio-cultural dynamics in the development of the initiatives.
Until recently, the scenario was very different on the blockchain front. For some years, in fact, the perception of the crypto-assets has been profoundly influenced by the example of Bitcoin. The controversial project of an artificially scarce currency, based on algorithmic power, tends to be commonly considered as a project with little socio-cultural and ecological value (also, but not only, due to the huge environmental impact of the mining process).
The situation today appears very different. While the blockchain is establishing itself as a privileged space for ever wider areas of monetary innovation, numerous types of social, cultural and ecological tokens have developed around the blockchain itself. We are witnessing an extraordinary (but also confused and ambiguous) proliferation of projects that develop within various reference frameworks, which also contain critical approaches to contemporary capitalism
Against this proliferation (and against recent, important, regulatory efforts in the field of crypto-assets), how should we read the social, cultural and ecological dimensions of monetary innovation? How does this question represent a lens to read certain open questions concerning the properly economic meaning of innovation and particularly of the crypto phenomenon? The paper proposes two interconnected analytical perspectives, that may be useful for restarting the debate.

La “città dei 15 minuti” tra realtà e leggende

“A dystopian plan!” Migliaia di cittadini lo hanno gridato lo scorso 18 febbraio 2023 per le strade di Oxford, in Inghilterra, in una manifestazione contro il piano di mobilità proposto dal Consiglio Comunale che condivide l’idea di “città dei 15 minuti”. Ma cosa è davvero la città dei 15 minuti? Una distopia o piuttosto un modello di sviluppo urbano più eguale e sostenibile, volto a migliorare il benessere e la qualità della vita in ambito urbano? Insomma, realtà o leggenda?

economiaepolitica.it utilizza cookies propri e di terze parti per migliorare la navigazione.