Sui rischi dell’inflazione degli stock di ricchezza finanziaria

After the great crisis of 2007-2008, the average stock prices of financial wealth (stocks and securities) on the major stock markets have been characterized by a continuous growth that the economists are still struggling to explain. In this paper we propose an interpretation and a subsequent empirical review of the phenomenon that is based on a complete re-formulation of the quantum theory of the money. According to it, wealth stock inflation is an indirect effect of an excess of production capacity in the real economy and the associated process of creating new money.

La corsa al riarmo: i dati e le prospettive

Secondo l’accordo siglato all’Aja il 24 giugno 2025, i paesi aderenti alla NATO (tranne la Spagna a cui è stata concessa maggiore flessibilità) sono obbligati ad aumentare le loro spese militari fino al 5% del PIL entro il 2035, ammontare suddiviso in due componenti: 3,5% destinato alla “difesa pura” (ad esempio, armamenti, ricerca e sviluppo), 1,5% destinato a investimenti più ampi nel campo della sicurezza, come la cyber sicurezza e le infrastrutture critiche (reti energetiche, telecomunicazioni). Questa scelta si inserisce nello scenario di una corsa al riarmo generalizzata e caratterizzata dall’esplosione di conflitti di lunga durata. É quindi necessario definire il quadro attuale delle spese militari, non solo tra i paesi aderenti al Patto Atlantico, cercando di evidenziare le caratteristiche dell’attuale corsa al riarmo, anche nel contesto delle scelte politiche compiute dall’Unione Europea e dei conflitti in corso in Ucraina e nel Medio Oriente. Una ricognizione preliminare dei dati, non facilmente reperibili perché dispersi in diverse fonti, è quindi necessaria per fornire un quadro oggettivo della situazione del riarmo (paragrafo 1). Occorre poi capire quali cause economiche e politiche spiegano la corsa al riarmo iniziata un decennio fa, e questo è l’oggetto del secondo paragrafo, che fornisce una rassegna critica di questa nuova fase della politica internazionale. Considerazioni finali concludono il lavoro.

La spesa pubblica sanitaria italiana

Considerato il grado di correlazione tra la tutela ambientale e la salute umana, con uno sguardo rivolto al nostro paese, lo studio intende analizzare i diversi aggregati che compongono la spesa sanitaria nazionale nonché l’ammontare delle ripartizioni di suddetta spesa tra le regioni del nord e del centro Sud Italia e come, tale distribuzione, incida sul grado di convergenza tra domanda e offerta e di conseguenza, anche sulla performance del servizio sanitario nazionale. Dai dati raccolti finora, emerge come le attuali condizioni del servizio sanitario italiano rappresentino il risultato di dinamiche economiche congiunturali, nel tempo acutizzate, che hanno determinato lo sviluppo di un servizio sanitario nazionale differenziato tra regioni del nord e del Sud Italia rispetto, ad esempio, al grado di accessibilità o alla qualità del servizio erogato. Tale condizione di disparità non ha fatto altro che incentivare, uno fra tutti, il c.d. fenomeno della migrazione sanitaria che, per l’anno 2023 vale circa 4,6 miliardi di euro, portando i conti economici di alcune regioni in deficit.

La Polarizzazione Tecnologica nei Veicoli Elettrici

La teoria della polarizzazione tecnologica, proposta dall’economista Daron Acemoglu, esplora l’impatto delle innovazioni tecnologiche sul mercato del lavoro e sulla distribuzione del reddito. Acemoglu distingue tra due categorie principali di tecnologie: sostitutive (come i robot), che rimpiazzano il lavoro umano, e complementari (come l’intelligenza artificiale), che migliorano la produttività dei lavoratori esistenti. Le professioni di livello medio sono particolarmente vulnerabili alla sostituzione tecnologica, poiché spesso eseguono compiti ripetitivi e standardizzati, facilmente automatizzabili.

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