Sui rischi dell’inflazione degli stock di ricchezza finanziaria

After the great crisis of 2007-2008, the average stock prices of financial wealth (stocks and securities) on the major stock markets have been characterized by a continuous growth that the economists are still struggling to explain. In this paper we propose an interpretation and a subsequent empirical review of the phenomenon that is based on a complete re-formulation of the quantum theory of the money. According to it, wealth stock inflation is an indirect effect of an excess of production capacity in the real economy and the associated process of creating new money.

La Polarizzazione Tecnologica nei Veicoli Elettrici

La teoria della polarizzazione tecnologica, proposta dall’economista Daron Acemoglu, esplora l’impatto delle innovazioni tecnologiche sul mercato del lavoro e sulla distribuzione del reddito. Acemoglu distingue tra due categorie principali di tecnologie: sostitutive (come i robot), che rimpiazzano il lavoro umano, e complementari (come l’intelligenza artificiale), che migliorano la produttività dei lavoratori esistenti. Le professioni di livello medio sono particolarmente vulnerabili alla sostituzione tecnologica, poiché spesso eseguono compiti ripetitivi e standardizzati, facilmente automatizzabili.

Errori e limiti della riforma del Patto di Stabilità e Crescita

La riforma del Patto di Stabilità e Crescita (PSC), recentemente approvata dal Parlamento Europeo su proposta della Commissione Europea, arriva a valle di un processo di discussione sull’argomento durato ventisette anni, ossia dal 1997, anno della sua stipula da parte degli Stati membri dell’Unione Europea. L’obiettivo della discussione, finora non raggiunto (o raggiunto con molte criticità), era quello di generare un coordinamento ex-post delle politiche di bilancio, nell’intento di rendere l’Eurozona un’area valutaria ottimale, secondo quanto previsto dalla teoria di Mundell (1961).

Dai bassi tassi di interesse all’alta spesa militare: crisi di egemonia e pulsioni belliche degli Stati Uniti d’America

La spesa per consumi personali è stata la componente più dinamica della domanda aggregata negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni ‘70. Tra il 1951 e il 1980, il suo rapporto con il PIL è stato in media intorno al 58%, per poi crescere costantemente di 10 punti percentuali, stabilizzandosi dal 2003 al livello più elevato di circa il 68%. A partire dall’inizio della seconda metà degli anni ‘70, la crescita sostenuta della spesa per consumi personali ha compensato sia l’andamento sfavorevole della bilancia commerciale, sia il rallentamento dei consumi pubblici e della spesa lorda per investimenti (la crescita degli investimenti privati ​​è rimasta allineata a quella del prodotto, grazie al peso in rapido aumento degli investimenti in prodotti di proprietà intellettuale che ha controbilanciato un marcato rallentamento degli investimenti in strutture e attrezzature non residenziali).

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