Corretta la previsione sul Pil 2013 elaborata da Economia e Politica nell’autunno 2012

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Political and social notes

La Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza fatta predisporre dal governo Monti nel settembre 2012 aveva previsto per il 2013 la fine della fase calante del ciclo e un Pil sostanzialmente stazionario (-0,2%). Con una serie di articoli, noi di Economia e Politica esprimemmo scetticismo circa quella previsione e facemmo rilevare che continuando con le politiche di austerità anche il 2013 avrebbe visto una pesante contrazione del PIl. In particolare, con l’articolo di Riccardo Realfonzo e Roberto Romano (“La decrescita infelice del governo Monti”, Economia e Politica, 26 ottobre 2012) notammo che “utilizzando stime realistiche circa il moltiplicatore della politica fiscale, nelle condizioni attuali e con le manovre effettuate dal governo è corretto assumere che il valore della produzione nazionale dovrebbe contrarsi nel 2013 di circa due punti percentuali”. Oggi l’Istat ha comunicato che nel 2013 il Pil italiano si è contratto dell’1,9% nel 2013. La nostra previsione era dunque assolutamente corretta. Molto più anche della previsione elaborata all’epoca dal Fondo Monetario Internazionale (-0,7%) che veniva ripresa nel Bollettino della Banca d’Italia dell’ottobre 2012.

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