Bassa domanda e declino italiano

Il dibattito sul declino prima e la crisi poi dell’economia italiana si è focalizzato principalmente sugli elementi “strutturali” dal lato dell’offerta[1]. Generalmente, al contrario, l’andamento negativo della domanda aggregata è considerato come un fattore congiunturale o di breve periodo. Tuttavia,…Leggi tutto

Le disuguaglianze degli economisti

Nel bel numero di Micromega di marzo (3/2013) dedicato alla diseguaglianza, pur in un comune sentire nei riguardi della crescente ingiustizia sociale che si è manifestata nelle decadi recenti, vi sono delle significative differenze nella maniera in cui la problematica…Leggi tutto

Fatica sprecata. Produttività e salari in Europa

La produttività del lavoro dipende dalle innovazioni tecnologiche, dall’organizzazione della produzione, dalla dimensione e dai settori in cui le imprese operano; il livello dei salari, normalmente oscillante attorno alla sussistenza, dipende dalla forza contrattuale dei lavoratori. Gli stessi dati contenuti…Leggi tutto

Perchè non va anche la seconda agenda

…. e dopo la credibilità riacquistata in Europa e prima di quella al cospetto di Dio, venne la domanda dal popolo: che cosa hai fatto e prodotto in tredici mesi con il tuo governo che al momento del suo insediamento…Leggi tutto

Le disuguaglianze e la “zombie economics”

La teoria economica ha affrontato il problema delle disuguagliaze nelle società avanzate sia in modo diretto attraverso l’elaborazione di modelli, sia in modo indiretto considerando le disuguaglianze come un problema secondario la cui soluzione sarebbe venuta dalla crescita (o dallo…Leggi tutto

Disuguaglianza e flessibilità: l’attacco al lavoro

L’aumento della disuguaglianza nei redditi disponibili Nelle scienze sociali, dopo decenni di scarso interesse, lo studio delle disuguaglianze ha guadagnato negli ultimi anni una posizione centrale nelle analisi e nelle ricerche. Dalla vasta letteratura prodotta emerge chiaramente come, negli ultimi…Leggi tutto

Yes we can!

Alla fine del 2007, il governatore della Banca d’Italia si lamentava dei bassi salari degli italiani (del 30%-40% inferiori a quelli di Francia, Germania o Regno Unito), considerando la crescita del consumo (cioè dei salari) come “fondamentale per il benessere…Leggi tutto

Per la reflazione e lo sviluppo

Il fondamento di questa proposta[1] è che è possibile e necessaria una strategia di crescita e di riduzione della disoccupazione che non comporti licenziamenti, riduzione del tenore di vita e dei diritti degli Italiani; e che non occorrano alienazioni di…Leggi tutto

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