La stretta monetaria

Altro che effetti espansivi sulla crescita. Come sostenuto più volte su Economia e Politica, in assenza di una ripresa degli investimenti pubblici il quantitative easing della BCE non servirà a rimettere in moto l’economia. Sarà piuttosto uno strumento con il…Leggi tutto

La politica monetaria di Draghi è efficace, anzi no

Con un suo recente intervento su economiaepolitica.it, Domenico Moro sottolineava l’inefficacia del quantitative easing alla Draghi ai fini della crescita economica. Queste tesi, che più volte abbiamo proposto ai nostri lettori, sono state oggetto di critiche da parte di Gerardo Marletto.…Leggi tutto

Euroexit e salari

Prosegue il dibattito suscitato dallo studio di Realfonzo e Viscione che ha messo in luce gli effetti positivi di una uscita dall’euro ma anche i rischi per il mondo del lavoro. Dopo gli interventi di Salvatore Biasco e del Keynes…Leggi tutto

Un quantitative easing per i mercati azionari e non per l’occupazione

La decisione della Banca centrale europea di procedere per 19 mesi all’acquisto di un totale di 1.140 miliardi di euro in titoli privati e soprattutto di stato dell’area euro è stata presentata come una misura tesa a rilanciare l’economia e…Leggi tutto

Quantitative Easing, dopo di me il diluvio?

Le promesse di ripresa dell’Eurozona per il 2014 non si sono materializzate, come i più avveduti si attendevano[1], mentre hanno preso concretezza quelle di deflazione. Durante il 2014 Draghi aveva ripetutamente annunciato misure più drastiche per sostenere l’Eurozona. Il 22 gennaio…Leggi tutto

Gli effetti di un’uscita dall’euro su crescita, occupazione e salari

Uscita dall’euro | L’analisi tecnica dimostra che hanno torto sia i catastrofisti sostenitori dell’euro senza se e senza ma sia gli ingenui teorici della moneta unica come origine di tutti i mali. L’euroexit potrebbe essere una strada per tornare a crescere, ma al tempo stesso cela gravi…Leggi tutto

Un appello per uscire dalla crisi con l’emissione di moneta statale a circolazione interna

Quella attuale è soprattutto una crisi deflattiva provocata dalla carenza di domanda: la politica europea ha costruito la “trappola della liquidità”. Il problema immediato è che il denaro non circola più e che le banche non fanno più credito alle…Leggi tutto

Le concentrazioni bancarie alimentano il dualismo Nord-Sud

Prendendo in considerazione il periodo antecedente la crisi (1989-2007)[1] balza immediatamente agli occhi una sostanziale omogeneità territoriale del saggio di risparmio delle famiglie italiane: sostanzialmente da Nord a Sud non esiste una diversità “culturale” nella scelta fra risparmio e consumo. Inoltre,…Leggi tutto

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