L’Economia della Previdenza Sociale in un modello di circuito monetario

Dinanzi alle problematiche di sostenibilità dei tradizionali sistemi previdenziali, la maggior parte dei policy makers propone l’espansione dei sistemi a capitalizzazione pre-finanziati e la progressiva privatizzazione del sistema pensionistico. Dal punto di vista della teoria economica, però, le analisi che si celano dietro soluzioni simili si fondano su poco realistiche ipotesi neoclassiche ed, inoltre, tendono anche a trascurare i feedback che esistono tra i meccanismi di distribuzione dei sistemi previdenziali e l’economia nel suo complesso. In questo paper, seguendo invece la tradizione italiana della teoria del Circuito Monetario, proponiamo un’estensione del modello pensato da Augusto Graziani al fine di includervi anche i sistemi pensionistici ed i loro effetti reali e finanziari. Il framework teorico proposto evidenzia infatti il ruolo dei meccanismi distributivi previdenziali per il mondo della finanza e svela anche i rischi macroeconomici finanziari che i fondi pensione gestiti dalle grandi società finanziarie possono avere nei Paesi finanziariamente più deboli come l’Italia. Il modello, inoltre, dimostra che ciò di cui più necessitano i sistemi pensionistici è semplicemente una lungimirante politica economica in grado di incrementare crescita e produttività, combinata con una politica di distribuzione del reddito pro-labour.

Il reddito dei romani nel 2020, primo anno della pandemia da Covid-19

Grazie all’analisi dei dati appena pubblicati dal Ministero dell’Economia e Finanze sulla base delle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle entrate nel 2021, sui redditi percepiti nel 2020, i ricercatori del collettivo #mapparoma Keti Lelo, Salvatore Monni e Federico Tomassi ci mostrano gli effetti del primo anno di pandemia sul reddito dei romani. Rispetto al 2019 è proprio “la città ricca” ad aver maggiormente incrementato il proprio reddito (+464 euro), seguita a distanza dalla “città compatta” (+206) e storica (+102), mentre la “città dell’automobile” è cresciuta poco (+32) e si è invece ridotto il reddito nella città del “disagio” (-84) e “campagna” (-53).

Distribuzione del reddito e disuguaglianze in Europa e in Italia

Con sempre più vigore nel dibattito pubblico si discute delle ripercussioni della deflazione salariale. Il prolungamento della crisi economica, esacerbatasi per di più a seguito della pandemia, è indubbiamente uno dei motivi fondamentali che animano il confronto. Sullo sfondo della discussione diventa sempre più palese la critica generale alla teoria economica dominante che, specialmente sul tema dei bassi salari, ha impostato i propri suggerimenti di policy a buona parte dei paesi europei. In questo lavoro, partendo da un’indagine europea, si analizzerà la composizione dei redditi in Italia e si testerà la seguente ipotesi: che relazione esiste tra le diverse tipologie di salario e il reddito nazionale? Per farlo si utilizzeranno metodi di indagine empirica come l’analisi per componenti principali e modello di regressione lineare con test per l’eteroschedasticità.

La cooperazione tra lavoratori dello spettacolo e la crisi pandemica.

In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among entertainment and performing arts workers. In particular, the study is based on workers belonging to associations established during the first pandemic emergency from Covid-19 in 2020. Our study reveals a perception of deterioration of the cooperative model. At the same time, the participants in our research demonstrate a confidence in the ideal cooperative firm and look with interest at new cooperatives in other working sectors. The data was collected through semi-structured interviews and focus groups with cooperative and non-cooperative associated workers.

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