La politica monetaria europea tra ordoliberalismo e New Consensus Model

1. Introduzione L’impianto della politica monetaria europea ha risentito delle vicende storiche e del dibattito teorico della prima metà del secolo scorso. Il paradigma ordoliberale che vide la […]

Il reddito dei romani nel 2020, primo anno della pandemia da Covid-19

Grazie all’analisi dei dati appena pubblicati dal Ministero dell’Economia e Finanze sulla base delle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle entrate nel 2021, sui redditi percepiti nel 2020, i ricercatori del collettivo #mapparoma Keti Lelo, Salvatore Monni e Federico Tomassi ci mostrano gli effetti del primo anno di pandemia sul reddito dei romani. Rispetto al 2019 è proprio “la città ricca” ad aver maggiormente incrementato il proprio reddito (+464 euro), seguita a distanza dalla “città compatta” (+206) e storica (+102), mentre la “città dell’automobile” è cresciuta poco (+32) e si è invece ridotto il reddito nella città del “disagio” (-84) e “campagna” (-53).

Il nuovo Accordo di Partenariato, il PNRR e le risorse disponibili

Mentre imperversa salvifico il PNRR con i suoi 235 miliardi di euro (incluso 15,6 Mrd di FSC, 30,6 Mrd di FNC e 13 Mrd di React EU) di cui 122,6 Mrd di prestiti, il nuovo Accordo di Partenariato 2021-2027 è giunto ormai alla sua versione finale. Si tratta di un documento che conclude una fase e avvia di fatto l’attuazione della nuova programmazione della politica di coesione europea, con un quadro di riferimento molto complesso e una concentrazione di risorse per lo sviluppo territoriale mai così ricco. Un quadro di opportunità rilevante con un protagonismo territoriale ulteriormente amplificato e un ruolo dei Programmi Nazionali importante in chiave di auspicata sinergia con gli interventi del PNRR. Emerge, tuttavia, anche un quadro di rischi cui prestare particolare attenzione, con una concentrazione di spesa pubblica senza precedenti, sovrapposizioni temporali di strumenti programmatici, una geografia nuova del livello di sviluppo delle regioni e performance attuative dei Programmi 2014-2020 – soprattutto in termini di efficacia – spesso non entusiasmanti

Bitcoin e la pre-assicurazione della vita monetaria: un contributo al dibattito sulla governance anticipatoria del futuro

[1]1. Introduzione L’emergenza pandemica ha contribuito a rinnovare l’interesse per il dibattito sulla governance anticipatoria del futuro, con particolare riguardo alle strategie con cui si cerca di governare […]

Potenzialità e limiti del PNRR nel breve periodo

Questo contributo intende fornire un’analisi dell’impatto potenziale del Next Generation EU (NGEU) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sull’economia italiana, già esaminato su questa rivista da Canelli et al. (2021), focalizzandosi in particolare sul breve periodo e utilizzando un approccio input-output. Il primo paragrafo inserisce il NGEU nel quadro del processo di trasformazione delle catene globali del valore, interpretando tale strumento come risposta europea alla ristrutturazione della globalizzazione in corso, solamente accelerata dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino. I paragrafi successivi presentano la metodologia adottata e i risultati ottenuti. Le conclusioni indicano le principali criticità rilevate nell’approccio complessivo e nell’implementazione pratica del PNRR rispetto agli ambiziosi obiettivi del NGEU.

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